La strage di Ponte Ricci

print this page

Il 17 giugno 1944 in località Ponte del Ricci, comune di Roccastrada, vennero fucilati da militari dell’esercito nazista quattro giovani i cui nomi erano:

Francesco Bellitto di 23 anni

Diego Degli Esposti di 30 anni

Lismo Piastri di 27 anni

Isio Pinna di 20 anni

Strage di partigiani o strage di civili? Da chi e perché fu ordinata l’azione?

Tre sono le ipotesi principali:

1)      Si sarebbe trattato di una rappresaglia nazifascista contro dei civili avvenuta nell’ambito delle operazioni di rastrellamento contro i partigiani che, in quei giorni, l’esercito nazista stava effettuando nella zona tra Roccastrada, Civitella Marittima e Monticiano.

2)      Altra ipotesi è quella secondo la quale nella strada provinciale Montemassi-Grosseto, la III Brigata partigiana garibaldi “Antonio Grasmci” attaccò un reparto tedesco mentre esso era in procinto di minare il ponte del Ricci. Nello scontro caddero i quattro partigiani.

3)      I quattro giovani avrebbero fatto parte del distaccamento partigiano di Montemassi e sarebbero stati uccisi mentre erano loro intenti a minare il ponte del Ricci per frenare e impedire l’avanzata tedesca.

Un’accurata ricerca dell'Isgrec, sulla base di documenti inediti rinvenuti nell’archivio comunale di Roccastrada e di nuove testimonianze, ha evidenziato che i quattro giovani rimasti uccisi dal fuoco nazista erano effettivamente dei partigiani del distaccamento di Montemassi, organico alla brigata “Antonio Gramsci” e che la loro morte avvenne in seguito a un combattimento contro l’esercito tedesco nel tentativo disperato di fermarne l’avanzata nel territorio roccastradino.